LA RIFORMA DEGLI AGENTI SPORTIVI

Avv. Federico Bottazzoli

diritto sportivo, albo agenti F.I.F.A., abolizione, Legge Stabilità 2018, registro nazionale agenti sportivi

 

Dopo la “deregulation” del 2015, a seguito della quale la F.I.F.A. abolì l’albo dei suoi agenti, ed in conseguenza dei problemi che questo ha creato, il Legislatore ha deciso di intevenire con la Legge di Stabilità 2018, prevedendo l’istituzione del Registro Nazionale degli Agenti Sportivi.

Nel mese di Aprile 2015 la F.I.F.A. varò una vera e propria deregulation del settore degli agenti dei calciatori la quale ha avuto come diretta conseguenza l’abolizione dell’albo degli agenti F.I.F.A., che al tempo era tenuto presso la F.I.G.C., ed inoltre ha portato alla contestuale abolizione dell’esame di abilitazione per l’esercizio della professione.

Prima della riforma del 2015 l’ammissione di un soggetto nell’albo agenti F.I.F.A. era subordinato al superamento di un esame pubblico.
Una volta iscritto l’agente era tenuto al versamento di una quota di iscrizione, al rispetto del codice deontologico previsto per la categoria e alla sottoscrizione di una polizza assicurativa per i rischi connessi all’attività professionale. Dal 2015 ad oggi invece, chiunque, presentando una autocertificazione del rispetto dei requisiti minimi richiesti e pagando una quota alla F.I.G.C., ha avuto la possibilità di iscriversi al Registro Procuratori Sportivi F.I.G.C. ed in qualità di intermediario riconosciuto, rappresentare gli interessi di calciatori e/o le società professionistiche.

Per mettere fine a questa “liberalizzazione” dei Procuratori Sportivi che non pochi problemi ha suscitato nel mondo del Calcio soprattutto tra i calciatori minorenni preda degli Agenti più sprovveduti il Legislatore ha deciso di intervenire.
Pertanto con la legge di Stabilità 2018 (articolo 1, comma 373 della Legge 27 dicembre 2017, n.205) è stata previsto una riforma del settore degli agenti sportivi in Italia prevedendo l’istituzione del Registro Nazionale degli Agenti Sportivi.

Successivamente il Ministero dello Sport con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 marzo 2018 e, in particolare, gli artt. 3, 4, 5, 6 e 12 del prefato decreto è stato regolamentato questo nuovo Istituto prevedendo il superamento di una doppia prova per poter essere iscritti a tale registro.
Una prima prova presso il CONI “generale” per verificare in forma orale e/o scritta la conoscenza del diritto dello sport e degli istituti fondamentali di diritto privato e diritto amministrativo. Una seconda prova sarà “speciale” presso le singole federazioni e consisterà nel saggio scritto e/o orale della relativa normativa federale sui tesseramenti. Il soggetto che supererà entrambe le prove potrà richiedere alla federazione sportiva presso la quale ha svolto la prova speciale di essere iscritto al registro federale degli agenti sportivi.

Detto bando ha messo fine ad una situazione difficile che si era venuta a creare per i procuratori iscritti all’albo successivamente al 2015 che per un anno li ha visti costretti a sostenere un esame senza sapere i termini e le modalità.
Tuttavia le singole federazioni affiliate al CONI sono ancora indietro sull’emissione dei singoli bandi per le prove speciali.
Per quanto concerne la F.I.G.C. per risolvere detta problematica aveva istituito il 26 Giugno scorso un registro provvisorio per gli agenti che avrebbe dovuto avere valore fino al 31 Dicembre scorso.
Tuttavia visti i tempi lunghi del bando del CONI la Federazione Italiana Giuoco calcio ha deciso di prorogare detto registro “fino alla piena operatività del regolamento CONI sugli Agenti Sportivi e comunque entro e non oltre il 31.06.2019.

Di seguito vengono riassunti – seppur brevemente – i punti salienti della nuova regolamentazione sugli agenti sportivi.
Il primo, già lo sappiamo è la nuova istituzione dell’albo degli Agenti FIFA, al quale dovranno essere iscritti – previo superamento delle prove d’esame – tutti i rappresentanti dei calciatori e sottostare alle norme per la categoria, nonché periodicamente frequentare corsi di aggiornamento.
Ciò vale anche per i parenti dei calciatori, i quali spesso si adoperano per rappresentare l’atleta nella ricerca di una società sportiva, oltre che a curarne gli aspetti dell’ingaggio.
Altra novità riguarda i compensi dell’agente che saranno pubblici, verranno infatti indicate le cifre di ogni singola operazione. Al contrario fino ad oggi i club forniscono solo dei dati aggregati che non permettono di conoscere nello specifico l’entità dei rapporti con ciascun consulente. Di conseguenza vi sarà anche la possibilità che venga istituito un ”tetto ai compensi”, in realtà gli agenti si sono resi disponibili a valutare questa possibilità, a patto che detto criterio venga applicato anche per le altre figure professionali del calcio, di guisa che se venisse varato il sistema dei tetti ai compensi, anche i procuratori contribuirebbero al fondo di solidarietà della FIFA (i club devolvono il 5% delle somme incassate per la vendita dei calciatori alle società che li hanno allevati), c.d. Contributo di solidarietà.
Infine è stata istituita anche una stanza di compensazione, mediante la quale la FIFA registrerà tutte le operazioni e potrà così vigilare sui rapporti tra club, gli atleti e gli agenti;
I riformatori hanno inquadrato anche il fenomeno del pagamento di somme ai familiari di giovani calciatori, c.d. “somme anomale”. Si intende operare controlli per evitare che soggetti – che poco hanno a che fare con la figura del procuratore “acquistino” le procure in giovane età di un dei calciatori, mettendo a repentaglio la loro carriera, esponendoli a pressioni eccessive.